Oggi sono molto tranquilla, sembri quasi un ricordo, anche se in cuor mio so perfettamente che così non è. Ho dormito bene, anche senza la mia bustina di magnesio e potassio, ho fatto un’unica tirata di sonno, senza svegliarmi nel cuore della notte con l’incubo di restare col cervello attanagliato a te. Ho comunque fatto un sogno che ti riguardava, ma non ricordo granchè, solo qualche volto e vaghe sensazioni.

Mi sono alzata anche tardi, ho vissuto la mia nuova routine senza di te e ho assaporato anche cose banali come guardare due cartoni animati senza mettere fretta ai miei bambini.

Forse, mi son detta, non ti amo più. O forse, molto più semplicemente, hai smesso di essere l’uomo ideale che ti eri mostrato. Si, perché io la mia intelligenza non l’ho mai persa e le mie idee sono state sempre molto chiare, e se la zuppa di cipolle non l’ho mai gradita, sarebbe impossibile farmela piacere a 40 anni, e saprei distinguere bene una zuppa di legumi (che io amo) da una zuppa di cipolle, quantomeno dall’odore. E tu un po’ sei stato così, ti sei manifestato come una gustosa e profumata zuppa di legumi, ma poi ti sei rivelato una zuppa di cipolle indigesta…e a me la cipolla non piace, ho pure tentato di assaggiarti, anzi, ho proprio mangiato la tua zuppa, ma l’ho vomitata più e più volte e ho deciso che non fa per me. Certo, la zuppiera era davvero incantevole, ma ho deciso che preferisco morire di fame.

In questi giorni son successi episodi di cronaca nera di femminicidio. Non riesco più a non fermarmi ad ascoltare attentamente questi casi provando un moto di profonda compassione. La vita, me lo dico tutti i giorni, ti offre un ventaglio di scelte e tra queste esiste la scelta di restare e quella di andartene, accettare e cambiare.

Un narcisista sceglie solo se stesso.

 

 

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